L’omino mangiacarta

laboratorio sul riciclo

Nel paese di Fabricarta c’è qualcuno che spaventa i bambini e gli abitanti: non è il mostro sotto il letto o l’ombra che li segue, ma l’Omino Mangia Carta, un omino piccolo PICCOLO con una fame grande GRANDE che si diverte a mangiare tutti gli alberi che incontra.
Ma non lo fa per fare un dispetto: è che lui è fatto tutto di carta e non vuole rimanere piccolo PICCOLO, ma vuole diventare un mostro grande GRANDE come un albero, quindi divora tutti gli alberi che incontra.
Ma cosa succede se un giorno scopre che, per diventare grande, esistono mille altre possibilità oltre a quella di mangiarsi gli amici alberi e far arrabbiare tutti quelli che sotto gli alberi ci giocano o sotto gli alberi ci vivono?
E cosa succede se a Fabricarta, all’improvviso, tutti gli abitanti iniziano a litigare perché vogliono sempre cose nuove e finiscono con il gettare le vecchie nella spazzatura?
Le strade ormai sono piene di rifiuti e non si riesce più ad andare al cinema, a fare la spesa a giocare a calcio e a nascondino!
Ci vuole una soluzione: qualcuno che spieghi a tutti che ogni cosa, prima di essere buttata nella spazzatura può essere ancora usata o trasformata in qualcosa d’altro.
A Fabbricarta i bambini ora sanno che potranno avere moltissimi giochi nuovi, ma bisogna che tutti imparino ad usare creatività e fantasia.
E forse bisognerà chiedere aiuto proprio a lui, all’Omino Mangia Carta che in questo modo arriverà veramente ad essere grande GRANDE agli occhi di tutto il paese.
Spesso spieghiamo con molta cura ai bambini come differenziare correttamente i materiali da riciclare, ma non ci curiamo del lato emotivo del dare una nuova vita alle cose.

La storia dell’Omino Mangia Carta diventa così spunto per un laboratorio poetico, di riflessione sul ri-utilizzo.
Tutto attraverso un personaggio che non è solo mostro, ma un diverso in cerca di aiuto. In questo modo il laboratorio racconta anche di diversità, di paura dell’altro, di incontro: in un modo semplice, quello in cui i piccoli osservano il mondo degli adulti e in cui scoprono i piccoli passi che si possono fare per creare un quotidiano a misura di tutti.

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